“Compra meno, scegli con cura, fallo durare” – Vivienne Westwood
L’industria della moda ha attraversato un vero boom nell’ultimo secolo.
Nel 1950 l’industria tessile già produceva in quantità massive. Si è dovuto aspettare 20 anni perché si iniziasse a notare l’impatto che l’industria della moda stava avendo sull’ambiente.
Il 1980 ha visto la nascita di brand come Patagonia e ESPRIT che hanno aperto la conversazione sul tema sostenibilità. I fondatori di queste aziende – Yvon Chouinard e Doug Tompkins – hanno assistito agli enormi danni all’ambiente causati dall’industria dell’abbigliamento e ne sono stati così preoccupati da decidere di cambiare i loro processi di produzione. Iniziarono ad utilizzare cotone organico, lana riciclata, lana processata in modo naturale e cotone tinto con colori naturali. Hanno anche supportato un progetto destinato a creare un ponte tra contadini di cotone organico e rappresentanti dell’industria della moda.
Le due etichette chiesero ai brand di iniziare a prestare attenzione all’impatto che stavano avendo sull’ambiente, e di scegliere dei processi produttivi più rispettosi e sostenibili. Sono state queste due aziende a influenzare massicciamente la produzione mondiale di abbigliamento e aprire la strada alla moda sostenibile.
Durante gli anni ‘90 sempre più brand hanno iniziato a considerare l’impatto sull’ambiente, ma i giganti del settore non sono stati ancora toccati dal tema.
E così si arriva ad oggi: moda sostenibile è sulla bocca di tutti.
L’impatto devastante delle miniere e delle industrie chimiche è stato al centro delle discussioni sull’ambiente per un po’ di tempo ormai, ma le persone hanno iniziato da pochissimo a parlare dei disastri causati in tutto il pianeta dalla produzione tessile.
Lo shockante crollo di una fabbrica tessile in Bangladesh nel 2013 ha fatto 1130 vittime e 2500 feriti tra i lavoratori. Quando si è cercato di trovare una spiegazione alla tragedia sono venute a galla le condizioni terribili in cui gli operai erano costretti a lavorare. E ancora peggio: stavano producendo per alcuni dei brand più famosi al mondo. Il tragico incidente ha acceso un riflettore sul settore della moda e ha causato uno squarcio mondiale. Come risultato è iniziata la campagna internazionale “Fashion Revolution”, per crescere la consapevolezza nelle persone comuni, attraverso progetto e campagne.
Ci sono diversi shop eco-friendly che possono aiutarti a fare i primi passi per una vita più sostenibile.